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Carlo Scarpa e la forma delle parole

Carlo Scarpa e la forma delle parole
29 luglio – 25 settembre 2011 prorogata fino al 22 ottobre
Sala Studio Centro Archivi MAXXI Architettura
a cura di Ilaria Abbondandolo – CISA Andrea Palladio

Carlo Scarpa e la forma delle parole è la prima mostra dedicata alla grafica di Carlo Scarpa (1906-1978), in particolare al suo disegno di caratteri e all’impaginazione delle parole nelle architetture e nelle opere a stampa del grande maestro.

I lavori esposti coprono l’intera attività professionale di Scarpa e dimostrano come tutte le tipologie architettoniche con cui egli si confrontò lo impegnarono anche come progettista di scritture. Inoltre, Scarpa si cimentò con la composizione di prodotti “cartacei” – materiali di corredo per esposizioni, pubblicazioni e stampati di natura diversa – esordendo con il disegno della copertina di una rivista d’arte (1945) che oggi è presentata al pubblico per la prima volta. Fra le novità della mostra anche la riscoperta del monumento Rizzo, una delle prime prove scarpiane di “archiscrittura”, oggi rinvenuto grazie alla generosa disponibilità di uno degli artigiani di fiducia di Scarpa.

La maggior parte delle opere provengono dalle collezioni del MAXXI Architettura e da collezioni pubbliche e private del Veneto. In totale si contano 63 opere originali, per lo più inediti; manifesti, bozzetti e prove tipografiche di materiali promozionali per eventi espositivi: prototipi in metallo e legno; la rivista d’arte e un famoso repertorio tedesco di alfabeti appartenuto all’architetto, su cui egli annotò le forme di scrittura preferite per poi sperimentarle nelle proprie “invenzioni”. La ricostruzione video di alcune sequenze di disegni permette di calarsi nei panni dell’architetto e di ripercorrerne i processi creativi come se tenessimo in mano la sua matita.

Le iniziali CS, scelte come icona della mostra, sono il frutto di una originale lettura e riscrittura degli alfabeti di Carlo Scarpa: un omaggio all’architetto che è stato disegnato, costruito in cemento e poi fotografato per l’occasione da Francesca Palladini e Lucia Pasqualin.

La mostra è prodotta dal MAXXI Architettura e promossa dal Comitato Paritetico per la conoscenza e la promozione del patrimonio legato a Carlo Scarpa, dalla Regione del Veneto, dal centro archivi MAXXI Architettura, dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza e dall’Archivio di Stato di Treviso.