talk + performanceIl corpo eretico. La danza butō dalla nascita a oggiIdentità e appartenenza
sala Carlo Scarpa e spazi del Museo
ingresso € 5
a cura di Maria Pia D’Orazi
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
CHIUSURE ANTICIPATE BIGLIETTERIA
sabato e domenica ultimo ingresso ore 17:30
per i giovani da 18 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire da 15 persone; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma, Villa Medici: Accademia di Francia a Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Automobile Club d’Italia (ACI), Biblioteche di Roma, Casa Internazionale delle Donne, Centro Sperimentale di Cinematografia, CRAL UniRoma3 APS, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, Feltrinelli, IED – Istituto Europeo di Design, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Interclub Welfare Card, ISFCI – Istituto Superiore di Fotografia, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Officine Fotografiche, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Palazzo delle Esposizioni, Amici di Palazzo Strozzi, Poste Italiane, Rinascente, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, UIL – Unione Italiana del Lavoro, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard
l’unico biglietto open, valido 100 anni, per un ingresso al Museo e tutte le mostre in corso
minori di 18 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori di EU Disability Card e accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti (che possano comprovare la propria attività); possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di Arte e Architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento – valido per due persone: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
sala Carlo Scarpa e spazi del Museo
ingresso € 5
a cura di Maria Pia D’Orazi
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I primi danzatori giapponesi che arrivano in Europa scioccano il pubblico con una fisicità che non corrisponde a nessun genere conosciuto.
Negli anni Settanta il butō si sviluppa in un vero e proprio genere, proliferano compagnie e danzatori solisti. Il lavoro di Tatsumi Hijikata si allontana dallo spirito caotico delle prime improvvisazioni e punta alla coreografia di gruppo elaborando un vero e proprio metodo che usa la parola per “fisicalizzare le immagini”.
Arriva in Europa, la seduzione del butō diventa curiosità e alimenta una richiesta di insegnamento che produce diverse esperienze stabili e durature, soprattutto in Francia, Italia, Germania. Si apre una domanda sulla specificità della danza, se possa essere considerata il prodotto unico e non riproducibile dell’ambiente culturale del Giappone degli anni Sessanta in cui è nato, oppure se sia esportabile in qualunque luogo.
interviene
Maria Pia D’Orazi giornalista e storica del teatro
performance
Across di e con Flavio Arcangeli, Melissa Lohman
World’s End Underground di e con Kentaro Kujirai, Makoto Sadakata, Izumi Noguchi (Corvus Company)
In occasione della mostra TOKYO REVISITED, di Daido Moriyama con Shomei Tomatsu, il MAXXI presenta Il corpo eretico, tre appuntamenti pensati per raccontare le trasformazioni della danza butō dalle origini fino ai nostri anni. Gli incontri sono accompagnati da performance live di danzatori giapponesi e italiani negli spazi del museo.
Il ciclo parte dagli anni Sessanta, quando una comunità di artisti scende letteralmente in strada inventando nuovi linguaggi destinati a cambiare la narrazione ufficiale del Paese e a lasciare una traccia duratura. Tokyo diventa insieme spazio performativo e doppio inquietante di una inarrestabile mutazione umana. La corporalità è il tratto che accomuna gli esperimenti dell’avanguardia e rivoluziona tutti i codici rappresentativi, in un clima di scambio e collaborazione fra danza, fotografia, cinema, pittura, design e letteratura. È una corporalità densa, anarchica, erotica, disobbediente a ogni regola, e si nutre delle esplorazioni radicali di Tatsumi Hijikata, il fondatore della danza butō.
posti individuali riservati per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento e fino a esaurimento