LUNEDÌ chiuso
MARTEDÌ 11:00 – 19:00
MERCOLEDÌ 11:00 – 19:00
GIOVEDÌ 11:00 – 19:00 VENERDÌ 11:00 – 19:00 SABATO chiuso DOMENICA chiuso La biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo.
minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di Arte e Architettura da martedì a venerdì (esclusi festivi); il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità; per l’ingresso alla galleria 1, da martedì a giovedì; per l’ingresso alla galleria 1 ogni terzo e quarto venerdì del mese, grazie ad Acea, fino al 21 maggio 2021.
acquista e scegli la data e la fascia oraria della tua visita. Valido per l’ingresso alla mostra nello spazio extra MAXXI. Acquista online / commissione € 1,50
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta in modo permanente con diversi allestimenti di opere.
Quattro incontri itineranti negli spazi del MAXXI
per comprendere e vivere la relazione che lega
danza, arte e performance
a cura di Anna Lea Antolini
Danza e performance, un binomio imprescindibile: un percorso informale negli spazi del MAXXI per comprendere e vivere la relazione multidisciplinare che lega danza, arte e performance dalla nascita di quest’ultima ad oggi.
Negli anni ’70, la performance, è riconosciuta tecnica di espressione artistica, ma nasce in ambito artistico molto prima. La sua lunga storia si è mescolata con quella delle avanguardie artistiche del primo Novecento ponendosi come una pre avanguardia: dal futurismo al concettualismo gli artisti ricorrono alla performance per rompere le categorie e indicare nuovi orizzonti. La performance come messa in opera di idee, come mezzo per darsi delle risposte, come stimolatore culturale in una vasta gamma spaziale.
La performance negli spazi alternativi
Le pratiche performative, fin dalla loro apparizione storica come genere, hanno conferito allo spettatore un ruolo determinante nelle dinamiche creative. Lo sguardo di chi partecipa a un evento è stato come “liberato” in una funzione autoriale, parallelamente alla altrettanto importante sperimentazione di spazi non convenzionali dedicati allo spettacolo.
Dopo una prima parte itinerante rivolta alla condivisione di brevi esercizi di coreografia dello sguardo negli spazi esterni del MAXXI, saranno proposti alcuni esempi di come gli artisti, nelle proprie opere, hanno applicato nuovi criteri di utilizzo e percezione di spazi e luoghi alternativi.
ULTIMO APPUNTAMENTO: sabato 6 giugno, ore 11.00 Di che performance sei? | con Francesca Pennini
In collaborazione con Cro.me. – Cronaca e Memoria dello Spettacolo di Milano e Fondazione Romaeuropa.
altri eventi del ciclo Le storie della danza contemporanea 2015
Ingresso gratuito su prenotazione scrivendo a base@fondazionemaxxi.it
Quattro incontri itineranti negli spazi del MAXXI
per comprendere e vivere la relazione che lega
danza, arte e performance
a cura di Anna Lea Antolini
Danza e performance, un binomio imprescindibile: un percorso informale negli spazi del MAXXI per comprendere e vivere la relazione multidisciplinare che lega danza, arte e performance dalla nascita di quest’ultima ad oggi.
Negli anni ’70, la performance, è riconosciuta tecnica di espressione artistica, ma nasce in ambito artistico molto prima. La sua lunga storia si è mescolata con quella delle avanguardie artistiche del primo Novecento ponendosi come una pre avanguardia: dal futurismo al concettualismo gli artisti ricorrono alla performance per rompere le categorie e indicare nuovi orizzonti. La performance come messa in opera di idee, come mezzo per darsi delle risposte, come stimolatore culturale in una vasta gamma spaziale.
La performance negli spazi alternativi
Le pratiche performative, fin dalla loro apparizione storica come genere, hanno conferito allo spettatore un ruolo determinante nelle dinamiche creative. Lo sguardo di chi partecipa a un evento è stato come “liberato” in una funzione autoriale, parallelamente alla altrettanto importante sperimentazione di spazi non convenzionali dedicati allo spettacolo.
Dopo una prima parte itinerante rivolta alla condivisione di brevi esercizi di coreografia dello sguardo negli spazi esterni del MAXXI, saranno proposti alcuni esempi di come gli artisti, nelle proprie opere, hanno applicato nuovi criteri di utilizzo e percezione di spazi e luoghi alternativi.
ULTIMO APPUNTAMENTO:
sabato 6 giugno, ore 11.00
Di che performance sei? | con Francesca Pennini
In collaborazione con Cro.me. – Cronaca e Memoria dello Spettacolo di Milano e Fondazione Romaeuropa.