videogalleryS_HE DEVIL
videogallery – ingresso libero
a cura di Studio Stefania Miscetti

lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
fino al 29 maggio, valido per tutte le mostre in corso, in occasione del riallestimento di alcune gallerie e dello svolgimento di lavori di efficientamento energetico dell’edificio
valido per un anno dalla data di acquisto
– minori di 18 anni;
– possessori della card myMAXXI;
– il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità;
– con esibizione di EU Disability Card o lettera di accompagnamento di associazione/ente ospitante: persone con disabilità e accompagnatore, persone con lo spettro autistico e accompagnatore, persone sorda, persone con disabilità cognitive e bisogni comunicativi complessi e caregiver, persone affetta da patologie gravi e loro caregiver, ospiti di centri di prima accoglienza e antiviolenza e operatori accompagnatori, residenti di comunità terapeutiche e operatori accompagnatori;
– dipendenti MiC;
– giornalisti che possano comprovare la propria attività;
– accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei);
– 1 insegnante ogni 10 studenti;
– soci AMACI;
– membri CIMAM International Committee for Museums and Collections of Modern Art;
– membri ICOM;
– da martedì a venerdì (esclusi festivi) studenti e ricercatori universitari di storia dell’arte e architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus;
– docenti IED Istituto Europeo di Design, docenti NABA Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA Rome University of Fine Arts;
– con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP. Maison Européenne de la Photographie;
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
videogallery – ingresso libero
a cura di Studio Stefania Miscetti
Un’immagine fedele della realtà che stiamo vivendo aspira a ritrarre il superamento della concezione binaria, statica che in gran parte la caratterizza.
Partendo da una riflessione sulla queer art e sul concetto di gender, in questa edizione si vuole indagare come siano proprio i processi di contaminazione, ibridismo e meticciato, a definire e ad aver definito il panorama attuale della ricerca contemporanea.
In linea con questo intento, il collettivo curatoriale ha selezionato per S_HE DEVIL, per la prima volta nella storia della rassegna, opere di artiste e artisti internazionali, emergenti e già affermati, e ha proposto un percorso che esplora gli esiti e le sfaccettature di quella ricerca e di quei processi attraversando ambiti lontani e diversi come sociologia, biologia, tecnologia. È così che la riflessione sulle identità fluide diviene una riflessione sulla fluidità nel nostro tempo, legata sì alle incertezze, alle accelerazioni e all’ubiquità garantite dalla tecnologia, ma anche da noi interpretata come una particolare attitudine all’esistere, capace di adattarsi ma allo stesso tempo, come un corso d’acqua in piena, forte e travolgente nel determinare nuovi risvolti.
Madrina di questa edizione è l’artista internazionale Yoko Ono con l’opera SPACE TRANSFORMER che appartiene alla serie degli Instruction Pieces, lavori che l’artista porta avanti dagli anni ’60, strutturati in tre parti inscindibili: un concetto, un oggetto, un lavoro da realizzare. Questa installazione è costituita da una serie di cartoncini a disposizione del pubblico che riportano nero su bianco, stampato a caratteri tipografici, il testo da cui l’opera prende il titolo.
Un invito, un incoraggiamento rivolto a “costruire nella nostra mente”, come scrive l’artista, uno specifico luogo dove ognuno di noi sia pienamente consapevole di poter realizzare la propria trasformazione, attraversando il tempo e lo spazio che lo circonda.
in testata: logo © Gianmaria Mazzeo