mostra
15 Giugno 2022 > 11 Settembre 2022

III edizionePremio italiano di Architettura

sala Carlo Scarpa
a cura di Pippo Ciorra

orario museo

lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo

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La mostra presenta i progetti dei finalisti del Premio al miglior edificio, il Premio alla carriera e il Premio al miglior giovane progettista.

Promosso da MAXXI e Triennale Milano, il Premio intende valorizzare l’architettura italiana attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura.

Il Premio consiste di tre riconoscimenti: al miglior intervento completato negli ultimi tre anni, assegnato a MoDusArchitects per il progetto Accademia Cusanus, a Bressanone, al migliore giovane progettista assegnato a Atelier Remoto con Dandalò, installazione vincitrice del nuovo progetto NXT a MAXXI L’Aquila, e alla carriera, assegnato a Andrea Branzi.

Ci sono almeno tre elementi molto convincenti nel progetto per l’Accademia Cusanus: il primo è l’alta qualità urbana del complesso, che mette insieme una preesistenza importante e un’addizione a suo modo sorprendente per costruire un sistema di spazi accessibili e di alto valore civico; il secondo è nella scelta di un atteggiamento rispettoso ma non passivo nei confronti della preesistenza; il terzo nella capacità di “inventare spazi” e connessioni non immediatamente visibili dall’esterno del complesso, però essenziali all’identità di un organismo dedito alla formazione e alla relazione tra conoscenza e comunità.

In mostra anche le Menzioni: il progetto Anonima Agricola di Captcha Architecture, il Bivacco Fanton di DEMOGO studio di architettura, la Scuola di musica di Bressanone di Carlana Mezzalira Pentimalli, CAMUC – casa museo Cannas di laiBE architettura con Paolo Depau, Piazza del mercato di Enrico Dusi + Matteo Ghidoni, Alessandro Checchin/Sinergo Spa.

in testata: Accademia Cusanus © Gustav Willeit