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SABATO chiuso
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La biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo.
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Acquista online / commissione € 1,50
minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di Arte e Architettura da martedì a venerdì (esclusi festivi); il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità; per l’ingresso alla galleria 1, da martedì a giovedì; per l’ingresso alla galleria 1 ogni terzo e quarto venerdì del mese, grazie ad Acea, fino al 21 maggio 2021.
acquista e scegli la data e la fascia oraria della tua visita. Valido per l’ingresso alla mostra nello spazio extra MAXXI.
Acquista online / commissione € 1,50
possibilità di biglietto combinato, con un’integrazione di € 2, mostrando il titolo d’ingresso MAXXI presso la biglietteria del Museo.
minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; Roma Pass; possessori della membership card myMAXXI.
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta in modo permanente con diversi allestimenti di opere.
Corner D – ingresso libero
Opening: martedì 24 gennaio, ore 18:30
Una mostra fotografica nata da un progetto dell’UNICEF finanziato dal Governo italiano, volto a dotare un selezionato gruppo di giovani, vittime di guerra e sopravvissute ad atti di violenza di genere, di uno strumento espressivo e di un approccio al mondo del lavoro, attraverso un laboratorio di tecniche fotografiche.
Un passo verso la rinascita sul dolore, la guerra e la condizione di sfollate
Nel mese di agosto del 2014 oltre 400000 componenti della comunità yazida hanno dovuto abbandonare le loro case mentre Daesh conquistava, devastandole, ampie estensioni di territorio iracheno. Molti di loro sono stati fatti prigionieri e giustiziati, migliaia di donne e bambini sono stati ridotti in schiavitù. Chi è riuscito a fuggire si è rifugiato sulle montagne di Sinjar, per poi raggiungere i campi profughi della regione del Kurdistan iracheno.
Il campo profughi di Khanke – il luogo dove sono ospitate le ragazze autrici delle fotografie e da cui provengono gli scatti – ospita quasi tremila famiglie, fuggite dalla provincia irachena di Ninive. Nonostante il trauma e gli orrori a cui ha assistito, la comunità yazida ha dimostrato caparbietà e una grande capacità di reagire, di cui la mostra fotografica è un toccante esempio.
Fotografie di Manal Barakat, Zina Hassan, Klood Khedada, Samia Jendo, Bushra Qasim, Khawla Shamo
Iniziativa a cura del Ministero della Difesa in collaborazione con MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.