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Un viaggio nell’evoluzione al femminile della professione di architetto, dalle pioniere d’inizio ‘900 alle archistar di oggi, dai colletivi multidisciplinari ai grandi studi internazionali guidati da progettiste.
La mostra Buone Nuove aspira a documentare il modo in cui la presenza di nuove figure stia infondendo nuove forze nell’architettura contemporanea. In particolare, in relazione alla Collezione del Museo e allo scopo di ampliarla, la mostra pone particolare attenzione al lavoro degli studi diretti o co-diretti da progettiste donne e a quegli organismi professionali che si mostrano più consapevoli dei mutamenti in atto, integrandoli nel loro processo progettuale.
In mostra, tra l’altro, alcuni dei nomi e delle storie che hanno avuto che hanno avuto, o hanno tutt’oggi, un impatto cruciale: da Charlotte Perriand ai collettivi anni ’70, da Elizabeth Diller a giovani promesse “realizzate” come Frida Escobedo e molto altro. La mostra comprende anche una serie di video-interviste ad autori/autrici che ricostruiscono le storie e le teorie che accompagnano questa narrazione.
in testata: Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, PMR2.2008 – Torre di controllo del Porto turistico, Marina di Ragusa (RG) 2008 © Hélène Binet.
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Per accompagnare questo viaggio nell’evoluzione al femminile della professione di architetto, dalle pioniere dell'inizio ‘900 alle archistar di oggi, dai colletivi multidisciplinari ai grandi studi internazionali guidati da progettiste, abbiamo pensato di compiere un viaggio analogo all'interno della storia della musica elettronica composta da donne. Da Dalia Derbyshire a Laurie Anderson e Suzanne Ciani fino ad arrivare alle contemporanee come Caterina Barbieri, Kelly Lee Owens e Holly Herndon.
a cura di Emiliano Colasanti