mostra
17 Aprile 2019 > 21 Aprile 2019

ARTAPES. La Strada. Dove si crea il mondo.Public spaces and interventions

#Artapes

Video gallery
a cura di Hou Hanru, Donatella Saroli

Tre rassegne sulla trasformazione urbana, mondi immaginari e lo scenario della quotidianità e della protesta.

In occasione della mostra La Strada. Dove si crea il mondo, la video gallery del Museo, grazie al sostegno di In Between Art Film, ospita un programma di proiezioni sui temi della trasformazione urbana, dei mondi immaginari a cui gli artisti danno vita e dello spazio pubblico, quale scenario della quotidianità e della protesta. Tre rassegne, ognuna introdotta da un dibattito tra artisti, studiosi e curatori internazionali, che racconteranno la genesi e l’evoluzione dei video proiettati.

Programma proiezioni:
Zhou Tao, Blue and Red, 2014, 25′ 14″
Zhou Tao, South Stone, 2010-2011, 24’ 51’’

I video saranno proiettati anche nelle giornate di giovedì 18*, venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 aprile, durante gli orari di apertura del museo.

*chiusura straordinaria ore 18:00


Blue and Red
2014, 25’ 14’’ | Courtesy l’artista e Vitamin Creative Space

In Blue and Red Zhou Tao intreccia le immagini delle piazze dei centri urbani di Guangzhou e Bangkok – dove ha soggiornato nel 2014, durante il colpo di stato in Thailandia – con la miniera di metalli pesanti e il villaggio rurale nella valle montuosa della Cina meridionale. L’artista filma le città e i paesaggi, gli abitanti e le attività senza intervenire direttamente, usando la telecamera come un occhio paziente che registra tutto ciò che accade.
Guarda il trailer

South Stone
2010-2011, 24’ 51’’ | Courtesy l’artista e Vitamin Creative Space
Per circa un anno Zhou Tao e Ah Yue hanno vissuto nella zona di South Stone. Guangzhou, come molte città in Cina al centro del processo di industrializzazione, vive una forma di sviluppo urbano caratterizzata dal fenomeno del “villaggio nella città”, in cui gli insediamenti rurali vengono inglobati dalla megalopoli. South Stone ne è un esempio. Zhou Tao e Ah Yue attraversano il villaggio, trasformando lo spazio fisico e percepito con una serie di semplici azioni. La telecamera si fonde con la vita quotidiana e i gesti ordinari, i corsi d’acqua, gli animali, le interazioni dai toni umoristici con i residenti, puntano a fare affiorare una realtà sociale incoerente. Ma South Stone, più che dare la percezione di una città abbandonata restituisce un sistema di vita indipendente.


Zhou Tao
Nato a Changsha (1976),  Cina. Vive e lavora a Guangzhou, Cina.

Nell’ultimo decennio Zhou Tao – BFA in pittura a olio e MFA in Mixed Media Study presso l’Accademia di Belle Arti di Guangzhou – ha sviluppato una carriera unica ed eccezionale sia sulla scena artistica cinese che internazionale. Zhou si avvale del corpo come medium, ponendolo al centro dei luoghi dove sceglie di dimorare, spesso per lunghi periodi. Di conseguenza, lo spazio reale, incessantemente trasformato dall’intervento umano – l’espansione urbana, l’industrializzazione, i conflitti sociali e il degrado ecologico – diventa, nei lavori di Zhou, teatro di tensioni e negoziazioni.

Le mostre personali di Zhou Tao sono state presentate al Times Museum, Guangzhou, MIT List Visual Arts Center, Cambridge, Massachusetts; Hiroshima City Museum of Contemporary Art; Kadist Art Foundation, Parigi; e Museu d’art contemporani, Barcellona. La sua opera del 2017 The Worldly Cave [Fán Dòng] è stata presentata alla 57a Biennale di Venezia, Sharjah Biennial 13: Tamawuj, 5th Auckland Triennial e più recentemente a IFFR 2018, Tate Modern e Centre Pompidou.