Miracoli di infrastrutture
L’architettura, in analogia con il corpo umano, è essa stessa un organismo vivente e pulsante. La progettazione dell’architettura della mobilità e del territorio s’ispira alla struttura degli esseri viventi: assimilabili a corpi in tensione, sostegni, ponti, campate e raccordi disegnano un nuovo paesaggio che i fotografi intercettano e restituiscono con sguardo critico.
Nelle realizzazioni di Pier Luigi Nervi emerge la straordinaria capacità di coniugare forma e funzione: le sue strutture sono sempre la rappresentazione sintetica delle forze fisiche in atto. Per Sergio Musmeci il riferimento alla “naturalezza” è una costante e, se il corpo è il paradigma, lo scopo è contrastare il peso della materia, utilizzando la quantità minima di materiale per sostenere i carichi e le forze in atto, come dimostrano gli elaborati esposti del Ponte sul Tevere a Roma.