lunedì chiuso
da martedì a venerdì 11 – 19
sabato e domenica 10 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
l’unico biglietto open, valido per un ingresso al Museo e tutte le mostre in corso per i prossimi 100 anni, fino al 2121.
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per i giovani da 14 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire da 15 persone; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Biblioteche di Roma, Casa Internazionale delle Donne, Centro Sperimentale di Cinematografia, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, IED – Istituto Europeo di Design, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Interclub Welfare Card, ISFCI – Istituto Superiore di Fotografia, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Officine Fotografiche, Ordine degli Assistenti Sociali, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Ordine Psicologi Lazio, Palazzo delle Esposizioni, Rinascente, Romaeuropa Festival, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard.
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con esibizione della Card o Carta EFFE.
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valida il mercoledì dalle 14 per gli studenti delle scuole superiori e delle università, italiane e dell’Unione europea – previa esibizione del tesserino/libretto personale.
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per tutti i componenti di famiglie composte da due adulti e almeno un figlio o figlia (gratuito per gli under 14).
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minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di Arte e Architettura dell’Unione Europea e studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento – valido per due persone: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità; per l’ingresso alla galleria 1, da martedì a giovedì.
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acquistabile solo presso la biglietteria del Museo.
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per tutti i componenti di famiglie composte da due adulti e almeno un figlio o figlia (gratuito per gli under 14); tutte le riduzioni MAXXI incluso ridotto Feltrinelli e biglietto mini.
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minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); membri ICOM; soci AMACI.
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acquistabile solo presso la biglietteria del Museo.
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per i giovani da 14 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire da 15 persone; per tutti i componenti di famiglie composte da due adulti e almeno un figlio o figlia (gratuito per gli under 14); con esibizione della tessera: Rinascente; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida.
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minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori della membership card myMAXXI o del Legendary Ticket; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati.
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con esibizione della card myMAXXI o del Legendary Ticket; giovani dai 12 ai 25 anni – non compiuti; gruppi da 12 persone; tutti i componenti di famiglie composte da due adulti e almeno un figlio o figlia (gratuito per gli under 12); giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida.
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minori di 12 anni; disabili che necessitano di accompagnatore.
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La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
Kutlug Ataman.
Mesopotamian Dramaturgies.
Dal 30 maggio al 12 settembre 2010
A cura di Cristiana Perrella
Noto internazionalmente per le intense video-installazioni sospese tra fiction e documento, Kutlug Ataman esplora con il suo lavoro la natura complessa dell’identità personale e collettiva, esaminando il modo in cui le persone creano e riscrivono le proprie storie mentre si raccontano agli altri. Le sue opere esprimono sentimenti di profonda intimità e allo stesso tempo affrontano anche vaste tematiche sociali.
In Mesopotamian Dramaturgies, ad oggi il progetto più ambizioso dell’artista, presentato al MAXXI nella sua interezza, il tema della costruzione dell’identità investe un’intera area geografica, quella terra di mezzo tra Oriente e Occidente, sospesa tra modernizzazione e tradizione, globalizzazione e persistenza delle culture locali, rappresentata dalla Turchia contemporanea. Un paese dove, come ricorda Ataman, “è stato deciso con una rivoluzione che la nuova identità nazionale doveva essere occidentale e laica”.
Mescolando invenzione e realtà, dramma e humour, riferimenti alla storia dell’arte italiana e leggende mediorientali, tecnologia sofisticata e vecchi televisori, Ataman tesse, attraverso gli otto lavori in mostra, una fitta rete di riferimenti storici, politici, sociologici, iconografici che restituiscono la complessità dei cambiamenti che hanno interessato la Turchia nell’ultimo secolo.
Allo stesso tempo l’artista rimanda alla storia del modernismo occidentale e alla definizione di quei “valori europei” spesso chiamati in causa per giudicare il suo paese, mettendone in discussione la pretesa di universalità e ponendo un interrogativo oggi strategico non solo per la Turchia: se sia possibile o meno dare luogo a modernità alternative a quella occidentale.
Si ringrazia:
Ambasciata di Turchia a Roma
Una parte degli arredi è stata offerta da Ikea
Mesopotamian Dramaturgies / Dome, 2009
Videoinstallazione, dimensioni variabili, 14’ 40’’
Dome è una grande proiezione video a soffitto che rimanda ai dipinti delle volte delle chiese cattoliche. Sospesi nel cielo come angeli moderni, giovani e ammiccanti provinciali turchi nei loro abiti di tutti i giorni esibiscono telefoni cellulari e altri simboli del progresso.
Veduta delle installazioni al MAXXI
Photo: Simone Cecchetti, 2010
Still video
Courtesy: the artist
Videoinstallazione, dimensioni variabili
Ispirato alla Colonna Traiana di Roma, Column è un lavoro costituito da vecchi televisori installati in una spirale ascendente che allude alla forma in cui si susseguono i rilievi nel monumento romano, celebrativo delle vittorie imperiali in Dacia.
Column, però, non parla dei vincitori ma dei vinti, rappresentati dai cittadini della Turchia più remota ritratti mentre guardano muti verso la telecamera, impossibilitati a far sentire la loro voce, a esprimere le loro storie.
Veduta della videoinstallazione al MAXXI
Photo: Simone Cecchetti, 2010
Video installazione a due canali, dimensioni variabili, 54’ 48’’(sinistra) 59’ 10’’ (destra)
Nel video, due giovani turchi leggono a voce alta senza capirli i versi nonsense del poeta inglese Edward Lear. L’incomprensibilità del testo, di difficile interpretazione anche per le persone di madrelingua, rende ancor più evidente l’illusoria universalità della globalizzazione.
da English as a Second Language, 2009
Courtesy the artist
Photo: Simone Cecchetti, 2010
Proiezione video in box di legno, cm 150 x 400 x 258, 20’ 15’’
Strange Space è la registrazione di una performance in cui l’artista attraversa una vasta e desolata pianura desertica a piedi nudi e con gli occhi bendati.
Ispirata a Layla e Majnun, una legenda nota in tutto il mondo islamico in cui l’eroe, accecato dall’amore vaga nel deserto alla ricerca della donna amata, l’opera utilizza l’antico tema narrativo come metafora del rapporto irrisolto tra il mondo “arcaico” e quello “moderno”, della loro reciproca attrazione e del trauma causato dal loro incontro.
Kutlug Ataman
Still video da Strange Space, 2009
Courtesy the artist