mostra
15 Novembre 2022 > 18 Dicembre 2022

videogalleryCecilia ManginiCinema e libertà

videogallery – ingresso libero
a cura di Paolo Pisanelli

orario museo

lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo

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«Il documentario è il modo più libero di fare cinema», con sguardo coraggioso e tenace ha raccontato negli anni il volto più scomodo e dimenticato dell’Italia: la vita degli “ultimi”.

In occasione della mostra Tutto è santo, un omaggio a Cecilia Mangini (Mola di Bari,1927 – Roma, 2021) e al suo cinema libero e militante cresciuto all’inizio accanto a Pasolini che insieme a lei ha girato i suoi primi documentari. Sarà Mangini a cercarlo e coinvolgerlo nella realizzazione di Stendalì – Suonano ancora e La canta delle marane, il primo dedicato all’amata Puglia della regista e il secondo all’esistenza di chi vive ai margini della società a cui Pasolini ha dato un volto. Partendo dalle loro prime collaborazioni, la rassegna raccoglie oltre quaranta opere di Mangini, alcune realizzate con il regista e marito Lino Del Fra.

Regista, sceneggiatrice, fotografa, Cecilia Mangini è stata la prima documentarista italiana dal secondo dopoguerra, racconta la vita degli esclusi dalla modernità e dalla ricchezza, nelle periferie, nel Mezzogiorno, i diritti negati e lo sfruttamento dei lavoratori, i tabù sull’amore e la famiglia, la difficoltà di ‘essere donne’ tra desiderio di emancipazione e aspettative sociali.

Dalla fine degli anni Cinquanta fino alla sua scomparsa non ha mai abbassato lo sguardo, continuando a catturare con la sua cinepresa le sfumature e le contraddizioni di un Paese che cambia e non sa come cambiare, tra tradizioni antiche che restano, svaniscono, lasciano spazio a nuovi riti e abitudini nate nel boom economico degli anni Sessanta.

in testata: FACCE, Rutigliano, 1956, ph. Cecilia Mangini, Courtesy Archivio Cecilia e Lino, Archivio Cinema del reale, ErrataCorrige, BigSur, OfficinaVisioni 


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