evento
giovedì 1 Gennaio 1970

Angela Vettese racconta gli anni ottanta in Italia tra Modernismo e Postmodernismo

Le Storie dellArte

Tornano al MAXXI Le Storie dell’arte, serie di incontri per scoprire e comprendere come è cambiata l’arte contemporanea italiana degli ultimi cinquant’anni.

Galleristi, curatori, critici d’arte incontrano il pubblico per raccontare le neoavanguardie, il concettualismo e l’arte povera, il post modernismo e l’arte del nuovo millennio. Non solo lezioni di arte contemporanea ma i racconti di quei protagonisti che con mostre straordinarie hanno segnato la storia dell’arte italiana contemporanea.

Angela Vettese racconta gli anni ottanta in Italia tra Modernismo e Postmodernismo
sabato 18 febbraio, ore 11.30 – 13.00
Auditorium MAXXI
ingresso €4 – gratuito per i titolari della membership card my MAXXI fino a esaurimento posti, con ritiro biglietto entro le ore 11.15 del giorno dell’evento

Modernismo e Postmodernismo: rigetto del mito della modernità e tentativo di pensare storicamente il presente. L’obbiettivo di questo incontro sarà di analizzare e verificare il peso e il significato di queste due categorie critiche tra le più sfruttate e discusse, guardando le opere dell’arte italiana degli anni Ottanta.

Angela Vettese storica dell’arte, critica e curatrice. Presidente della Fondazione
Bevilacqua La Masa e fondatrice della Facoltà delle Arti presso lo IUAV di Venezia, dove dal 2001 dirige il CLASAV (Corso di Laurea Specialistica in Arte Visiva) ed è docente di Storia dell’arte contemporanea.
Nel 2009 è stata presidente della Giuria Internazionale della Biennale di Arti Visive di Venezia. Dal 1986 collabora all’inserto domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Capire l’arte contemporanea, Torino 1996; Si fa con tutto. Il linguaggio dell’arte contemporanea, Bari 2010.

È possibile anche acquistare il biglietto il giorno stesso dell’evento presso la biglietteria del museo

Prossimi appuntamenti:
17 marzo 2012 | Germano Celant
21 aprile 2012 | Laura Cherubini
19 maggio 2012 | Laura Cherubini