evento
giovedì 1 Gennaio 1970

Paesaggio e limite

venerdì 30 maggio, ore 18.00
MAXXI B.A.S.E., Sala Graziella Lonardi Buontempo – ingresso libero fino a esaurimento posti

Un incontro per parlare di paesaggio, analizzando i rapporti con l’individuo e la crisi, forse finita, della geografia.
Non solo romanticismo, neo-romanticismo, vedutisti, nuovi nostalgici, ecologisti: quando si parla di pittura di paesaggio esiste una modalità poco esplorata, quella nata sul finire della Seconda Guerra Mondiale con la rinascita della società industriale e del nuovo capitalismo:

‘Un tipo di paesaggio che è quello dell’anima che popola gli stati emotivi degli attuali profughi, dei nuovi migratori di massa, dei condannati al disagio cronico: un paesaggio dell’assimilazione passiva, della sopportazione della dottrina dell’alienazione, della colpa e dell’impossibilità di accedere alla contemplazione in quanto categoria psicologia sempre più negata.’
Abel Herrero

Questo paesaggio assimilato passivamente, di cui parla l’artista Abel Herrero, è un paesaggio negato, impossibile da fruire, che determina nei ‘non spettatori’ un’alienazione dei sensi, una dipendenza dai bisogni che diventa dittatura.

intervengono
Bruno Corà Storico e critico dell’arte
Marco Vallora Storico e critico dell’arte
Rino Genovese Filosofo
Abel Herrero Artista

 

Vaso comunicante di Portbou