L'intervento di Interferenze
evento
mercoledì 28 Ottobre 2015 ore 15:00 - 18:00

Auspicio. Enrico Ascoli e Hilario Isola per Interferenze

Sala Gian Ferrari – ingresso libero

Gli artisti Enrico Ascoli e Hilario Isola presentano Auspicio, l’opera realizzata in collaborazione per The Independent_Food.
In conversazione con loro Leandro Pisano, fondatore del Festival Interferenze.

Programma dell’incontro

ore 15:00
Introduce
Hou Hanru, Direttore Artistico MAXXI
Presentazione dell’installazione Auspicio con Enrico Ascoli, Hilario Isola e Giulia Ferracci [curatrice The Independent_Food]
ore 16:00
Suono, scrittura, nuovi media: metodi e pratiche di storytelling del vino, del cibo e della ruralità
con Antonio Izzo [Interferenze], Slawka G. Scarso [LUISS Business school], Daniele De Michele aka Donpasta selecter [dj, scrittore]
ore 16:45
ASCOLTI da Liminaria e Interferenze
ore 17:00
Da Interferenze a Liminaria: il territorio rurale come (nuovo) medium
con Leandro Pisano [Interferenze/Università di Napoli “L’Orientale”], Giuseppe Ricci [Scafando], Daniele Pitteri [Università di Siena]

Il progetto

Il vino viene inteso come elemento conduttore narrativo nello storytelling del territorio dagli artisti Enrico Ascoli e Hilario Isola. L’opera Auspicio mette in scena il processo di fermentazione del mosto, esplorandone l’inedita dimensione sonora.

Nell’antichità l’auspicio consisteva nella divinazione del futuro attraverso l’osservazione del comportamento degli uccelli, in particolare il canto, il volo e la maniera di nutrirsi.

Auspicio è un’opera sonora off-grid, che una volta innescata vive senza bisogno di energia elettrica né del suo creatore, diventando un organismo autonomo che si esprime attraverso il canto degli uccelli. Sopra cuscini ricamati siedono grandi ampolle di vetro dentro le quali fermenta tumultuosamente del mosto di vino. Pervaso dai lieviti, il mosto produce anidride carbonica che viene incanalata verso l’alto in un sottile tubo di vetro. Qui incontra una serie di piccole sacche ripiene di miele che con la sua densità accoglie il gas, lo plasma e provoca delle bolle: la loro esplosione dà fiato ai richiami da caccia per uccelli collocati al termine del percorso.

Il progetto è un tentativo sperimentale di comporre un paesaggio in continua trasformazione, al cui interno abiti l’idea di un futuro fatto di equilibri tra artificio e natura, antico e contemporaneo, territorio e globalizzazione.