Progetto urbanistico per la sistemazione dellʼex scalo Sempione detto Fiume Verde, Milano 1948. Planivolumetria, matita e china su carta da lucido, cm 65×61. Courtesy CSAC, Università di Parma.
evento
sabato 8 Febbraio 2020 ore 11:30 - 13:00

Le storie dell'architettura.Gio Ponti e la città con Giorgio Ciucci

sala Carlo Scarpa – € 5
abbonamento quattro incontri – € 15
10 posti individuali riservati e gratuiti per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento

Quattro incontri per conoscere la poliedrica attività di Ponti, dall’architettura al design, all’insegnamento e l’editoria, dalla decorazione alla scenografia.

Il programma intende affiancare la mostra nell’introduzione e nell’avvicinamento del pubblico alla poliedrica attività di Ponti: architettura e design, insegnamento e editoria, decorazione e scenografia; un’eredità che non ha eguali in versatilità, estro, applicazione. Un percorso, lungo cinque lezioni, pensato per delineare il profilo professionale di colui che ha partecipato attivamente alla rinascita del design italiano del dopoguerra


Gio Ponti e la città
con Giorgio Ciucci

Il rapporto di Ponti con la città non è filtrato da teorie o da piani urbanistici. Più semplicemente, fin dagli anni Trenta egli osserva la città, Milano in particolare, nelle sue componenti edilizie: da un lato il rapporto fra le case (le “interclassiste” domus, giusto il titolo della rivista fondata nel 1928) e la strada; dall’altro gli edifici nel contesto di ampi spazi urbani, come i Palazzi Montecatini e Ferrania o l’edificio residenziale in piazza S. Babila. Punto di sintesi sarà fra il 1937 e il 1940 il progetto per una vasta area residenziale, la “Spina Verde” allo Scalo Sempione, riproposto nel dopoguerra come “Il Fiume Verde.

Giorgio Ciucci, ex Segretario Generale dell’Accadrmia Nazionale di San Luca, ha pubblicato libri e curato volumi sull’architettura e la città di Roma dal XV al XX secolo, sull’architettura italiana e su quelle europea e americana del Novecento.