mostra
>

Net Web Art e Net Archives

Net Web Art, a cura di Elena Giulia Rossi ed Eleonora De Filippis, è un programma di eventi, incontri, dimostrazioni, laboratori, su tutte quelle forme d’arte che utilizzano internet come strumento d’espressione creativa.
La net/web art, da non confondere con arte diffusa attraverso il net (portali di musei, aste on-line, etc.), implica l’uso di internet come mezzo primario di creazione artistica, oltre che strumento di diffusione. Per gli artisti net/web, la rete è una sorta di studio virtuale, spazio espositivo e luogo di scambio. Caratteristiche comuni a molte opere net/web sono la loro esistenza unicamente nello spazio della rete, la mutabilità del lavoro, la creazione artistica attraverso processi di interazione che spesso coinvolgono anche i visitatori.

Il primo appuntamento dal titolo Net Archives: i pionieri del net, dedicato alla storia della net/web art ed ai suoi protagonisti, intende avvicinare il pubblico all’arte net/web ed offrire spunti di riflessione e diverse chiavi di lettura di opere create unicamente per la rete. Gli artisti presentati sono: Francis Alÿs, Natalie Bookchin, Heath Bunting, Vuc Cosic, Antoni Muntadas, Alexei Shulgin.
L’accesso ai lavori esclusivamente attraverso i computer favorisce il rapporto one-to-one, indispensabile per una corretta interazione tra opera e fruitore. Promosso dalla PARC e dal MAXXI in collaborazione con la Fondazione Rosselli,Net Web Art sarà presente per tutto il 2005 presso le postazioni internet del museo.

Descrizione opere:
Francis Alÿs, The Thief, 1999, a project commissioned by Dia Art Foundation for its series of artists’ web projects. www.diaart.org/alys
Lo screensaver di Alÿs, metafora della finestra “window”, interfaccia del computer, introduce idealmente il visitatore alle cinque successive opere di artisti emblematici del net, realizzate tra il 1997 ed il 1999.
Natalie Bookchin, The Intruder, 1999. Giocando e acquistando punti attraverso i primi computer games, il visitatore (l’intruso/theintruder), ricompone l’omonimo racconto inedito di Luis Jorge Borges.
Heath Bunting, Imaging Natalie, 1998. L’opera consiste nel ritratto di Natalie Bookchin costruito graficamente attraverso il linguaggio informatico e i link ai siti legati alla storia dell’artista.
Vuc Cosic, History of Art for Airports, 1997. Con il linguaggio della segnaletica aeroportuale, Cosic riformula, in chiave ironica, la storia dell’arte dalle grotte di Lascaux fino alla net/web art.
Antoni Muntadas, On Translation, 1997. Parte di un più ampio progetto, il lavoro on-line presentato offre uno spunto di riflessione sui mutamenti semantici di parole e frasi nel passaggio da una lingua all’altra.
Alexei Shulgin, Desktop Is, 1997-1998. Alcuni fermo immagine (snap-shots) di desktop inviati all’artista dai visitatori del sito diventano i protagonisti di una mostra on-line.